La Maledizione delle Catene
"Il mio nome è Silven, e se stai leggendo queste parole... vuol dire che sono morto."
Dopo aver assistito all'esecuzione al rogo di una giovane elfa, qualcosa spinge Jelko ad andarsene dalle confortevoli mura della capitale del Ducato dei Sette Laghi. A nessuno è consigliato vagare fuori da un centro abitato dopo il tramonto dei due soli, le notti infatti sono completamente buie, senza stelle o lune.
Jelko lo sa bene, ma l'elfa giustiziata continua a tormentarlo in sogno e deve decidere: impazzire, o provare a seguire le indicazioni della ragazza, vaghe e senza meta.
La Reliquia è in pericolo, e l'arido mondo di Symbol potrebbe essere invaso dai Senza Sonno per la seconda volta.
È tempo di fare qualcosa per scongiurare l'inevitabile.
Ma non tutto è come sembra...
Sellate i cavalli... è ora di partire...
Trailer del lancio del libro
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Non è stato facile, e non è stato per niente veloce. Ci sono voluti oltre vent'anni!
Inizialmente non erano che poche pagine rimaste per lungo tempo abbandonate, iniziate e mai finite.
Poi, quei fogli capitarono troppo spesso per le mani per non essere portati a termine.
La storia ha così preso una forma definitiva…
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" ...non poteva sentire il grido di un gabbiano senza rivederla con l’occhio della mente. Pensò che sarebbe stato così fino al giorno della sua morte, e anche dopo, ovunque andasse la sua anima, lei sarebbe stata là, una ragazzina bruciata per ordine di un sovrano, in base alle leggi, nello splendido Ducato dei Sette Laghi..."
Incipit - Lettura della prima pagina
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"...la mia parte io l’ho già fatta! Accidenti se l’ho fatta.
Il mio nome è Silven, e se stai leggendo queste parole, vuol dire che sono morto..."